Il Progetto MkUltra ha sondato, in parte, i confini sconosciuti nell’impiego delle droghe come metodo di coercizione.
Nei primissimi anni 50 non erano infatti chiari gli effetti a lungo tempo degli allucinogeni.
L’ignoranza in materia permise alla C.I.A. di portare avanti i suoi programmi celandoli come finanziamenti alle fondazioni sulla ricerca scientifica, sconfinando in ricerche parallele, come per esempio quelli sulla privazione del sonno, la deprivazione sensoriale, l’induzione a stati ipnotici.
L’humus di segretezza in un contesto mai svelato prima non ci concede, oggi, di stimare un numero esatto di persone coinvolte. Verosimilmente, fra gli agenti e i collaboratori, si potranno contare 185 persone.
Non è dato invece sapere quante siano state le vittime ignare del progetto portato avanti dagli uomini di Gottlieb; di conseguenza, non si può stimare quanti fra questi individui abbiamo riportato danni permanenti dalle sperimentazioni condotte.
Rimane però, che nel 1957, il suicidio di Frank Olson tornò prepotentemente alla ribalta grazie agli atti prodotti da una commissione presidenziale che, nell’indagare sulle attività della C.I.A. in territorio statunitense, portò a galla l’esistenza del Progetto.
Dopo quella che risultò essere una prima battuta d’arresto, il successivo 1977, ovvero vent’anni più tardi, una nuova commissione si riunì a Washington. Ancora una volta si indagava sulla C.I.A
Questi sono gli anni in cui a capo dell’Agenzia, come Direttore, vi era il neo-eletto ammiraglio Stansfield Turner che riportò lo smantellamento del Progetto MkUltra e la distruzione dei suoi documenti a partire dal 1964.
Aggiunse anche nessun progetto analogo fosse stato mai più riproposto e che non ne risultassero di affini dal lontano 1964, appunto.
La smentita
A smentire Turner, però, fu la stessa commissione nel riportare la sua stessa testimonianza del “rapporto finale”.
Questi i dati contenuti nel rapporto:
- 149 sottoprogetti MkUltra
- 40 dedicati alle droghe e/o all’alcool,
- 6 dei quali su persone inconsapevoli,
- 8 dedicati all’ipnosi,
- 4 su «abilità degli illusionisti utili in operazioni sotto copertura»,
- 9 su «comportamento umano, ricerca sul sonno e cambiamenti comportamentali durante la psicoterapia»,
Ancora: ulteriori studi ed esperimenti riguardavano la guerra batteriologica in collaborazione con l’esercito.
Nonché studi con i singoli progetti sull’elettroshock come sulla «percezione extrasensoriale»,
Un capitolo a parte, invece, si dedicava a ricerche grafologiche e a partecipazioni a convegni internazionali sulle modifiche del comportamento.
Nel concludere la sua relazione, la commissione si espresse in modo perentorio: “massicce violazioni dei diritti di cittadini americani, a volte con tragiche conseguenze” e ancora “una sostanziale mancanza di rispetto per il valore della vita umana“.
Quando a comparire davanti alla Commissione toccò a Sydney Gottlieb, come prevedibile, difese il senso ultimo del Progetto MkUltra, oltre ai propri interessi personali ovviamente; infatti sostenne si fosse trattato di “sicurezza nazionale” e, contemporaneamente rifiutò di rispondere alle domande dei senatori.
Spesso ripetè agli stessi, molto semplicemente, che lui si era ritirato quando il progetto era nelle fasi conclusive, ragione per la quale non aveva chiaro il percorso finale del Progetto MkUltra.
Epilogo
Terminato il processo Gottlieb si trasferì in India con la moglie; fece ritorno negli Stati Uniti, poco prima di morire, nel 1999, all’età di 81 anni.
Durante gli ultimi periodi della sua vita Gottlieb incontrò Eric Olson, figlio di Frank Olson, che da sempre cercava risposte e verità.
In questa occasione Gottlieb riferì al ragazzo che la distruzione dei documenti prodotti dal Progetto MkUltra, tutto sommato, era stato un bene.
Fortunatamente, per quanti documenti avessero potuto distruggere, ciò che emerse dall’indagine del Congresso ci permise di capire. E di formulare i dovuti ragionevoli dubbi.
MkUltra è stato sicuramente un progetto la cui messa a punto coinvolse un numero esorbitante di persone, a differente titolo ma, oggettivamente, tutte coinvolte in egual misura.
Buona parte delle informazioni ottenute circa il Progetto MkUltra arrivano dalle deposizioni e dalle testimonianze fornite rispettivamente alla Commissione Rockefeller e, in un secondo momento al Comitato Church.
Ciò che emerse in tutta la sua crudezza è che gli esperimenti condotti anche su soggetti ignari o non consenzienti dovevano creare terreno per gli interrogatori e le torture.
La tecnica puntava a indebolire l’individuo, ottenere confessioni e di manipolarne la mente.
Si usarono sostanze come LSD, o deprivazione sensoriale, come abbiamo spiegato.
Ma nelle testimonianze dettagliate risultò molto di più: durante l’esperimento si ricorse alla violenza sessuale, come all’uso di presunti sieri della verità.
I casi di lobotomia vennero addirittura documentati; come l’impiego di elettroshock o di onde elettromagnetiche e sonore per estremizzare la percezione sensoriale del soggetto colpito.
L’eredità del Progetto MkUltra
La scoperta degli esperimenti condotti dalla C.I.A e dagli uomini di Gottlieb ebbe un impatto enorme nella cultura stessa degli americani.
Nel cinema, nell’arte, la letteratura e la musica stessa. Uno su tutti è “The manchiurian candidate” del 2004 per la regia di Jonathan Demme.
Nella pellicola si assiste al momento in cui il protagonista viene “attivato” da una sequenza precisa di parole, dalla madre stessa.
Scenografico? Dipende.
Agli albori del Progetto MkUltra, un memorandum del Project Artichoke (primo nome in codice del programma MkUltra) datato gennaio 1952 viene riportata la seguente informazione:
“Possiamo controllare un individuo a tal punto da fargli eseguire i nostri ordini anche quando vanno contro la sua volontà e persino contro leggi fondamentali della natura come quella di autoconservazione?” (G.H. Eastbrooks, “Hypnosis comes of age”, Science Digest, aprile 1971, pp. 44-50).
Il rapporto conclusivo della Commissione citava: “[…] ulteriori possibilità di controllo del comportamento umano erano state definite… adeguate all’investigazione ai sensi dell’MKUltra, tra cui radiazioni, elettroshock, vari campi della psicologia, dell’antropologia e della grafologia, sostanze impiegate per gli interrogatori, nonché congegni e materiali paramilitari”.
In realtà gli esperimenti hanno infiltrato i loro tentacoli.
Il manuale per le tecniche interrogatorie rivolto ai funzionari e agli agenti della C.I.A. chiamato “Manuale Kubark”, Kubark Counterintelligence Interrogation, è figlio del Progetto MkUltra.
Come risulta impossibile ignorare l’esistenza di MkSEARCH , o MkDelta.
E nelle prossime puntate sarà interessante approfondire altri tentacoli, come quel Rockfeller a capo della Commissione che intendeva indagare negli affari della C.I.A.
Lucia Codato.