Un errore della polizia, però, fa sfiorare la cattura di Zodiac che, per un soffio, riesce a farla franca. L’identikit diffuso dagli agenti, infatti, parla di uomo di colore, per questo quando due poliziotti vedono un uomo bianco andare via dalla scena del crimine non lo fermano.
Dopo due giorni, il Chronicle riceve una seconda lettera di Zodiac, contenente un pezzo di camicia insanguinata della vittima.

Vi sono, inoltre, altre possibili vittime del serial killer. Per esempio Robert Domingos e Linda Edwards, uccisi il 4 Luglio 1963 da 11 e 9 proiettili provenienti da una semi automatica calibro 22. I due erano in una spiaggia molto isolata ed erano stati legati proprio come nel delitto del lago. Anche Cheri Jo Bates, picchiata e uccisa con un coltello il 30 Ottobre 1966, potrebbe essere una vittima di Zodiac. Dopo le richieste dei giornali nel 1970 l’assassino confessa anche questi delitti, ma la polizia non sa se la confessione è dovuta solo al suo desiderio di gloria.
Anche il rapimento di Kathleen Johns, il 22 Marzo 1970, e la sparizione di Donna Ann Lass il 6 Settembre 1970 da un hotel del Nevada. Tutte ipotesi che riportano a Zodiac ma, purtroppo, senza alcuna prova certa.

Molte persone sono state sospettate di essere il vero Zodiac. Tra questi Rick Marshall, per via di diversi dettagli che potevano combaciare, come la somiglianza con l’identikit, la sua macchina da scrivere della stessa marca di quella usata dall’assassino, il fatto che viveva nelle zone dove si erano consumati gli omicidi, la sua penna simile a quella utilizzata nelle lettere ai giornali, la sua bravura nel costruire diagrammi elettrici con cui il killer aveva creato i suoi cifrari, la sua capacità nel cucito, le sue risme di carta identiche a quelle di Zodiac, la sua auto simile a quella descritta da Mike Migeau e la sua passione per i film muti, tra cui “The Red Phantom Zodiac”, da cui era tratto il nome del serial killer. Rick Marshall fu il sospettato migliore per la polizia e in molti sono ancora convinti che fosse proprio lui, ma non ci sono mai state le prove per poterlo accusare.

Un altro sospettato è stato Lawrence Kane, un uomo solitario con le caratteristiche fisiche descritte per l’identikit di Zodiac. Per via di un incidente stradale, secondo gli psicologi, non era più in grado di controllare l’autogratificazione. Conosceva Darlen Ferrin, una delle vittime del serial killer, e dopo cinque giorni dalla sua morte aveva venduto la sua auto. L’uomo, inoltre, ha vissuto in diverse zone che hanno a che fare con i delitti firmati Zodiac ed è stato identificato da Kathleen Johns, e per questo diversi dettagli hanno portato ad avere un sospetto su di lui. Inoltre, in una lettera di Zodiac si può leggere “Kane”. Altre tre persone furono sospettate di essere Zodiac, tra cui l’esperto di codici Michael O’Hare, il famoso UnaBomber Ted Kaczynski, e un ex membro della “famiglia Manson” Bruce Davis. Per nessuna di queste persone, però, vi erano abbastanza prove.

Il caso Zodiac venne chiuso il 2 Aprile 2004, ma nel 2007 decisero di riaprire le indagini. Il serial killer senza nome è entrato nella cultura americana e cinema, musica, televisione e letteratura si sono lasciate ispirare dai suoi omicidi spaventosi e dal suo modo di prendersi gioco della polizia.

Zodiac è stato nominato o è stato protagonista di diversi film: “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo”, con Clint Eastwood, in cui si parlava dell’assassino seriale Scorpio che inviava lettere intimidatorie, “The Zodiac Killer”, primo film interamente dedicato all’assassino, “L’Esorcista III”, in cui l’assassino viene chiamato Gemini Killer, “Zodiac Killer”, che parla di un emulatore del famoso assassino, “La maledizione dello zodiaco”, che parla del serial killer originale, “Zodiac” di David Fincher, film più famoso sull’argomento, e “Criminal Minds”, in cui il serial killer viene citato numerose volte.

Ma il mistero resta: chi è veramente il folle e terrificante Zodiac, che ha terrorizzato per anni le coppiette?

Chiara Nava

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