I fatti che in passato hanno coinvolto i membri di casa Mauerova probabilmente fanno parte di quelle vicende inquietanti che più hanno sconvolto l’opinione pubblica. Violenze sessuali, torture psichiche e fisiche, maltrattamenti di ogni genere e cannibalismo, tutto a danno di due bambini innocenti. In questa storia le azioni e il modus operandi delle persone coinvolte (ovvero dei carnefici) ripercorre quello delle peggiori sette e, per questo, ruota tutto intorno alla coercizione e alla manipolazione psicologica.
La cosa sorprendente è che tutto quello che oggi sappiamo sul caso Mauerova fa parte di un’indagine svolta a ritroso, solo dopo l’arresto dei soggetti incriminati. La famiglia Mauerova infatti negli anni era sempre sembrata ai vicini una famiglia per bene, forse un po’ troppo riservata ma, nel complesso, decisamente innocua. Nessuno mai avrebbe sospettato di loro, né tanto meno delle attività illecite e macabre svolte all’interno della loro abitazione.
In casa Mauerova (in Repubblica Ceca) vivevano(sorelle), Barbora Skrlova (amica e convivente delle due donne) e i due figli maschi di Klara, Ondrej e Jakub (8 e 10 anni). Le tre donne erano tutte fortemente disturbate. Klara aveva sofferto di schizofrenia fin da giovane e la sorella, Katerina, aveva problemi simili. Quest’ultima, costantemente sotto psicofarmaci, gestiva tutto all’interno della casa, dalla faccende domestiche alla vita stessa delle persone che vi abitavano. I suoi continui attacchi d’ira e i deliri pseudo-religiosi la fecero sempre di più avvicinare ad una setta chiamata “Il movimento del Graal”. Le prime violenze ai danni dei bambini furono giustificate proprio in nome dei riti di purificazione suggeriti dal suo credo. Klara, già mentalmente debole e instabile, si fece manipolare dalla sorella al tal punto da sacrificare i suoi stessi figli per la causa. Anche la mente di Barbora Skrlova (la donna che da anni viveva con loro) era fortemente compromessa, infatti anche lei finì col lasciarsi coinvolgere completamente dalla situazione senza mai opporsi. Quest’ultima inoltre soffriva di una particolare patologia fisica che le impediva di crescere come adulta. La Skrlova difatti, nonostante avesse 34 anni, ne dimostrava 13. Agli occhi degli altri sembrava una bambina e, spesso, anche la sua mente regrediva alla stadio fanciullesco, facendola esplodere in crisi di pianto e lamenti tipici di una bambina capricciosa.
Tutto ebbe inizio quando, dopo anni di soprusi e sopraffazioni, il marito di Klara se ne andò via di casa abbandonandola insieme ai suoi due figli. Katerina convinse la sorella che i due bambini non fossero altro che una reincarnazione del padre. Erano la rappresentanza vivente delle angherie subite da quell’uomo e, proprio per questo motivo, dovevano essere considerati degli esseri malvagi e infedeli. All’interno della famiglia Mauerova Katerina ricopriva un ruolo centrale e, anche in maniera dispotica, riusciva ad imporsi su tutto e tutti. Fare il lavaggio del cervello alla sorella dunque per lei non fu così difficile poiché esercitava già una forte influenza su di lei. Dallo scegliere cosa indossare fino al modo in cui i suoi figli avrebbero dovuto essere stati educati, Katerina Mauerova riuscì, poco per volta, a plagiare completamente Klara. Quest’ultima arrivò persino a persuadersi che fosse giusto impartire i propri figli punizioni esemplari. Ondrej e Jakub racchiudevano in loro lo spirito del padre e, in questo modo, punendo loro Klara avrebbe punito anche il marito