La testa di Henri Landru al Museum of Death di Hollywood

Tutto rimase fermo per diversi anni, fino a quando, l’8 aprile 1919, un amico della sorella di una delle vittime incontrò Henri Landru per strada e, per caso, lo riconobbe. La famiglia ovviamente avvisò immediatamente le forze dell’ordine che, dopo la segnalazione, restrinsero il campo della loro indagine nella zona dove Landru era stato avvistato. Il 12 aprile, giorno del suo cinquantesimo compleanno, Henri, l’assassino gentiluomo, venne finalmente arrestano con l’accusa di truffa.

Dopo la cattura, nella sua abitazione venne trovato un taccuino dove, scrupolosamente, aveva annotato  i nomi delle donne che aveva ucciso. Tra questi vi erano anche le generalità delle due donne cui scomparsa era stata denunciata alla polizia francese. L’analisi dei vari indizi finirono tutti col confermare i sospetti degli agenti: quelle donne erano, di fatto, tutte morte. A questo punto, Henri Landru non venne accusato solo di essere un truffatore ma anche un assassino: 11 le persone che aveva ucciso, di cui 10 donne e un bambino che, nella villa, era arrivato per accompagnare una delle vittime.

Il processo ebbe inizio il 7 novembre 1923 e, all’epoca, ebbe un enorme impatto sociale. Nonostante le prove fossero schiaccianti, Landru negò fino alla fine di aver ucciso quelle donne, dichiarandosi colpevole solo dell’accusa di truffa. Il suo atteggiamento nei confronti della corte fu spesso provocatorio e, in aula, l’accusa riuscì addirittura a far ammettere alcune testimonianze in cui, delle donne, dichiaravano che l’imputato fosse una brava persona, vittima solo di un equivoco giudiziario. Maître de Moro-Giafferi, il suo avvocato, lo difese strenuamente, ma alla fine, di fronte a testimonianze e prove incofutabili, non riuscì comunque ad evitargli la condanna a morte. Nel giardino della villa infatti vennero ritrovati ossa umane e molti denti, ma il vero punto di svolta arrivò quando gli inquirenti portarono in aula il taccuino su cui erano annotati i nomi delle donne uccise. Ad ogni nome corrispondevano le spese di viaggio sostenute per far arrivare le signore a destinazione mentre, al contrario, all’interno dello stesso libretto non vi erano riportate quelle relative al tragitto di ritorno. A questo punto Landru non riuscì a dare delle spiegazioni attendibili e per questo motivo, malgrado la forte opposizione del suo avvocato difensore, fu ritenuto colpevole e condannato a morte.

L’esecuzione pubblica ebbe luogo alle sei del mattino il  25 febbraio 1922.

Oggi, la testa di Henri Landru oggi si trova nel Museum of Death di Hollywood.

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