Lo sceriffo Schely entrerà nel magazzino attiguo alla fattoria e la sua attenzione verrà attirata da quel liquido viscoso, denso e nerastro che gli sta colando sulla giacca: alzerà lo sguardo e troverà il corpo della signora Berenice Worden, appeso alla maniera in cui si appendono i cervi; era scuoiato, privato della testa e svuotato delle interiora.
La testa della donna giaceva in un sacchetto e, avvolte in un abito maschile, vi erano le interiora.
Nelle orecchie della testa vi erano infilati dei chiodi ricurvi, verosimile che l’assassino intendesse trattare la testa e poi appenderla come un trofeo all’interno dell’abitazione.
Il cuore prelevato dal cadavere appeso era in una pentola, a bollire sul fuoco.
La polizia darà il via agli scavi intorno alla fattoria e ne emersero i resti di almeno dieci donne diverse. All’interno dell’abitazione ne contarono 8. Diciotto persone diverse. E la domanda per eccellenza rimane senza soddisfazione: quante fra quelle persone vennero uccise dallo stesso Ed Gein?
Arrestato e richiuso nella prigione della contea, a Wautoma, Eddie rifiuta di fornire risposte, in un secondo momento però ammetterà le sue responsabilità.
Ammette di aver prelevato i cadaveri a parti di essi dalle sue scorribande notturne nei cimiteri; ammette anche l’omicidio della signora Berenice Worden; incalzato ammetterà anche lomicidio della signora Mary Hogan. Ma respinge con forza ogni altro coinvolgimento o responsabilità in altri omicidi.
La polizia non riuscirà a dimostrare che Ed Gein abbia ucciso anche altre persone e verrà così accusato solo dell’omicidio di primo grado delle due donne.
Sottoposto a perizia psichiatrica Ed viene riconosciuto schizofrenico e, la sua patologia, ricondotta al rapporto insano con la madre, con la quale era legato da un complesso di Edipo mai risolto né elaborato. Il conflitto interiore creato dalle sue naturali pulsioni sessuali e la rigidissima educazione religiosa ricevuta dalla madre ha fatto il resto. Nel loro rapporto, i medici esaminatori però, puntano il dito su una naturale propensione biologica del soggetto alla follia.
Per questi motivi Edward Theodore Gein viene ritenuto, a fine iter diagnostico, incapace di intendere e volere e internato nel reparto psichiatrico del Central State Hospital di Waupun.
Vi resterà dieci anni, al termine dei quali, ritenuto migliorato, verrà rinviato a giudizio.
Il 22 gennaio 1968 si apre il processo a suo carico, ma con una serie di rinvii per considerare le eccezioni presentate dalla difesa, inizierà davvero solo il 7 novembre 1968.
Ritenuto colpevole dei reati ascritti ma incapace di intendere e volere all’epoca dei fatti Eddie non verrà incarcerato ma rispedito nuovamente al reparto psichiatrico dell’ospedale di Waupun.
Il 26 luglio del 1984, malato di cancro da tempo, Edward Theodore Gein muore all’età di quasi 80 anni.
Lucia Codato