I piccoli Edward ed Henry a scuola ci debbono comunque andare ma l’azione capillare della signora Augusta li porterà a ridurre i contatti al minimo indispensabile. Edward viene preso in giro dai compagni per il suo aspetto gracile ed effeminato e questo lo porterà a rafforzare quell’isolamento cui la madre tanto teneva. I fratelli giocheranno solo fra loro e condurranno un’esistenza isolata, schiva, con regole ferree scandite dal fanatismo religioso di una madre oppressiva e schiacciante.
Nel 1940 muore il signor George Gein e i ragazzi devono cominciare a contribuire al sostentamento del nucleo famigliare perché quel poco che dava il padre verrà a mancare totalmente. Eddie troverà un lavoro come baby sitter, gli piace stare con i bambini, ci si rapporta bene e parla un linguaggio affine a loro. Sono gli anni in cui l’alienazione di Ed Gein prende definitivamente forma: la sua venerazione verso la madre diviene coriacea, ritiene che la madre abbia sempre ragione e, letteralmente, stravede per quella donna.
Al contrario del fratello Henry che, crescendo, comincia a percepire come castrante la presenza e la disciplina della madre. Svilupperà un senso critico verso la donna che porterà ad inesorabili sconti.
Il 16 maggio del 1944, i fratelli Henry ed Eddie Gein, partecipano assieme agli uomini dello sceriffo all’intervento per spegnere un incendio scoppiato nei pressi della fattoria.Resteranno fuori tutta la notte, al termine della quale farà rientro solo Eddie. Troveranno il corpo di Henry nel bosco più tardi e, contrariamente a quanto pensavano, non era morto per l’incendio. E’ morto per soffocamento e presenta strane ferite al capo. Non sospetteranno di nessuno, archiviando il caso come un incidente.
Ed rimane con la madre a vivere in quella fattoria, fino all’anno successivo quando, il 29 dicembre del 1945 Augusta Gein muore per infarto.
