Per quasi un secolo, dalla conquista turca di Costantinopoli (1453) alla battaglia di Lepanto (1571), che segnò l’inizio della riscossa cristiana, l’intera Europa visse nell’incubo di essere fagocitata dall’Islam. Le armate di Solimano il Magnifico erano giunte a lambire le mura di Vienna e da tutti i minareti dell’immenso Impero ottomano i muezzin predicavano la ‘jihad’, la guerra santa, mentre i corsari barbareschi, vassalli alleati del sultano, seminavano terrore e morte lungo le coste mediterranee bersagliate dalle loro scorrerie.
L’Europa, dilaniata al suo interno da guerre politiche e religiose, pareva ormai destinata a soccombere, quando nel 1566 Antonio Michele Ghislieri, un semplice monaco domenicano, fu elevato al soglio pontificio con il nome di Pio V. Inquisitore inflessibile e paladino della Controriforma, il nuovo papa fu artefice di un vero capolavoro: la Lega santa, una sorta di ‘patto mediterraneo’ che riunì sotto il segno della Croce tutte le potenze cristiane. Dimentiche per la prima e unica volta dei rispettivi egoismi, esse costituirono una grande flotta multinazionale che il 7 ottobre 1571 nelle acque di Lepanto ebbe la meglio sulle forze navali turche in una spettacolare battaglia, decisiva per il destino dell’Occidente.
di Arrigo Petacco
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