(foto fonte web)
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La recente notizia che ha sconvolto il mondo delľarte attirando tutti i suoi estimatori è stata la recente scoperta di una delle pregevoli opere di Van Gogh: “Tramonto a Montmajour” del 1888.

Ľattribuzione di un dipinto senza firma autografa è un procedimento lungo ed ostico, i critici e gli esperti d’arte devono prendere in considerazione tutti quegli elementi che hanno sempre caratterizzato ľoperato di un artista e cercare di ricostruire tutti gli avvenimenti che hanno portato alla realizzazione della stessa

La scoperta

Ľattribuzione a Van Gogh è avvenuta grazie agli storici dell’arte che si occupano dell’archivio storico del maestro conservato presso il Van Gogh Museum di Amsterdam, osservando attentamente il dipinto si nota a prima vista lo stile tipico dell’artista in questione: dalle caratteristiche pennellate al tema campestre che ci rimanda ai suoi Girasoli opera di vasta fama e presente nell’immaginario collettivo.

Ľopera, fin ora sconosciuta, fu concepita dall’artista per essere donata all’amato fratello Theo e sebbene manchi di firma ed altri elementi utili ad individuare l’esecutore, si è riusciti a dare una datazione grazie a studi effettuati con le più moderne tecniche scientifiche: il 1888 è l’anno di produzione, periodo in cui l’artista sperimentava l’incontro tra la sua sfera emotiva e la realtà circostante, contestualmente realizzerà i suoi celebri Girasoli.

Beneficiario

A beneficiare di questa clamorosa scoperta è il suo fortunato possessore, il quale già in passato aveva posto la questione agli storici dell’arte delľarchivio storico del maestro senza trovare riscontro, il collezionista privato ha dato la possibilità a tutti di ammirare l’opera di questo artista incompreso dando in prestito l’opera per un anno al Van Gogh Museum di Amsterdam che immediatamente ha messo a disposizione dei visitatori la sua visione dal 24 settembre al 14 gennaio 2014.

La notizia ha destato talmente tanto scalpore che nel numero di ottobre il Burlington Magazine, mensile dedicato alle arti fondato nel 1903 da Berenson e altri critici, tratterà in modo dettagliato della notizia e riusciremo a comprendere meglio i passaggi che hanno portato gli storici dell’arte a questa clamorosa attribuzione.

 di Pietro Viscusi