Un racconto di vita attuale che racconta la contraddittoria realtà degli immigrati di seconda generazione.
Dove e’ casa mia? In Italia, dove vivo da quando sono nato, o in quel Paese lontano che non conosco da dove vengono mamma e papà?”. Queste le parole di Said, nome esotico per un caparbio ragazzo di 26 anni che parla toscano ed è nato a Firenze da genitori algerini.
Quando suo padre perde improvvisamente il lavoro, Said si vedrà negato il permesso di soggiorno e sarà costretto insieme al padre e al fratello a “tornare in patria”, in Algeria, un posto che lui non ha mai neanche visto. La sua natura combattente lo spingerà dunque ad appellarsi agli avvocati e alla stampa, nel tentativo di attirare l’attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione, intrappolati nei meandri dall’assurda e anacronistica legislazione italiana.
Al suo quarto lavoro dopo Between Two Lands, Tangled Up in Blue e Silence: All Roads Lead to Music, il giovane Haider Rashid, nato a Firenze da padre iracheno e madre italiana, sceglie di prendere spunto da un problema urgente e personalmente sentito, per raccontare l’evidente disconnessione tra la realtà italiana e l’obsoleto scenario legislativo.
E lo fa evitando la trappola del film a tesi, mettendo invece generosamente il primo piano il suo convincente protagonista (Lorenzo Baglioni), continuamente braccato da una macchina da presa d’ispirazione neorealista. In una Firenze estiva, torrida e quasi irriconoscibile, lontana dalle belle immagini da cartolina, Said si muove tra strade deserte, case, uffici e studi televisivi, accompagnato dalle opprimenti musiche di Tom Donald a sottolineare l’incubo emotivo nel quale lo conduce questo viaggio negli assurdi meandri della burocrazia.
Pur con qualche ingenuità a livello di sceneggiatura e qualche eccesso di retorica nei dialoghi, Sta per piovere è un documento autentico a testimonianza di un problema urgente spesso ignorato e sottovalutato. Un documento in bilico tra cinema-verità e finzione, capace di emozionare grazie a un tono lieve e a un personaggio forte, affiancato da credibili comprimari. Un documento che si interroga con passione e profondità sull’identità e sul complesso concetto di ‘straniero’ nella nostra realtà.
Un film di Haider Rashid. Con Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Giulia Rupi, Amir Ati, Michael Alexanian.
di Chiara Renda
Info su http://www.mymovies.it/film/2013/staperpiovere/