Il 19 marzo 1944 le truppe della Germania nazista invadono l’Ungheria. La guerra va male e a Budapest si installa un comando speciale incaricato di “risolvere il problema giudaico”, agli ordini del colonnello delle SS Adolf Eichmann. Qui opera un’organizzazione sionista – la Waadà – che offre assistenza agli ebrei dell’Europa centrale e balcanica. La dirigono l’imprenditore Joel Brand e l’avvocato e giornalista Rudolf Kasztner.
Nell’aprile del 1944 Brand è convocato da Eichmann: le SS propongono di “vendere” agli anglo-americani un milione di ebrei in cambio di denaro e merci. Tra le alte gerarchie naziste si sta diffondendo il panico per l’imminente disfatta militare. Le truppe sovietiche e anglo-americane avanzano su tutti i fronti.
Per la Waadà è l’occasione per tentare di salvare i circa 800.000 ebrei sul territorio ungherese. Brand raggiunge Istanbul e contatta gli Alleati e le organizzazioni sioniste sul Bosforo. Ma i negoziati non vanno per il verso giusto. La questione viene discussa dai governi di Roosevelt, Churchill e Stalin. Brand viene arrestato e l’offerta delle SS viene definitivamente archiviata. Eichmann ordina la deportazione degli ebrei.
Ma la Waadà non si arrende e Kasztner apre un altro negoziato. Il volume si basa su un’ampia ricerca realizzata negli Archivi nazionali britannici di Kew Gardens, dove Amodeo e Cereghino hanno scoperto nel 2007 un centinaio di documenti inediti del Foreign Office e del ministero del Tesoro.
Info su
http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=feltrinelli&cat1=1&cat2=1101&page=1&srch=0&layout=2&dlvSlt=1&type=1
Mario J. Cereghino, Amodeo Fabio
casa editrice: La Feltrinelli