Poco più di un anno fa le prime indiscrezioni sul coinvolgimento del capitano della Lazio
«L’indagine a livello penale è terminata e noi cercheremo di fare nel tempo più breve possibile».
Così iniziava un articolo della Gazzetta dello Sport datato 27 febbraio 2013 circa lo stallo delle indagini sul processo legato alle combine nel calcio. Le parole del procuratore della FIGC Stefano Palazzi lasciavano spazi a pochi dubbi e forse, leggendo quell’articolo, Stefano Mauri aveva pensato a una rapida conclusione della sua “onesta” carriera.
L’arresto
Mauri era stato arrestato il 27 maggio 2012 su ordine della Procura di Cremona con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva relativa alla combine delle gare Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4. Dopo sette lunghe notti trascorse nel carcere di Ca’ del Ferro di Cremona, il capitano della Lazio è finito agli arresti domiciliari, che poi sono stati revocati. Una svolta sembrava arrivata il 18 marzo di quest’anno: dopo un lungo confronto tra il pentito Gervasoni (ex-calciatore del Piacenza) e lo “zingaro” Gegic le dichiarazioni dell’ex difensore biancorosso apparivano ancora più attendibili.
Le rivelazioni
Tra le informazioni rivelate, anche i numerosi contatti tra gli zingari e alcuni calciatori, tra i quali proprio Mauri, che sarebbe stato in contatto con l’organizzazione tramite Skype. Eppure al giorno d’oggi Mauri è ancora libero di scorrazzare per i campi da calcio e sollevare trofei. Dove sta l’inghippo? In una recente conferenza (ironicamente incentrata sulla giustizia nello sport) Palazzi si è difeso sull’argomento, spiegando come la fase istruttoria del processo di Cremona su Mauri non sia ancora terminata.
Il pallone passa quindi al procuratore Roberto Di Martino, che dopo l’apice di notorietà dovuto allo scandalo Paoloni (il portiere della Cremonese che avvelenò i compagni) e alla vicenda del calcio-scommesse sembra sparito nel nulla.
Dopo mesi di indagini, tra incertezze e confronti, l’archiviazione sembra essere ancora lontana. Per sicurezza, evitate di comprare Mauri al fantacalcio.
di Nicola Guarneri