Un movimento di rivoluzione
La giornata della memoria per le vittime della mafia e della camorra coincide con l’equinozio di primavera. Una coincidenza non di poco conto, infatti, l’ingresso della primavera segna il primo giorno dell’anno per una varietà di calendari come quello Iraniano e quello Bahá’í.
Equinozio deriva dal latino “aequi-nox” e significa “notte uguale al dì”. In questo giorno in cui le tenebre sono uguali al giorno bisogna pensare e riflettere da che parte stare. Scegliere la luce della legalità o le tenebre della vergognosa condotta criminale. Per contrapporsi al sistema mafioso non solo bisogna essere indenni alle sue logiche ma allo stesso tempo non bisogna essere collusi con questo attraverso le condotte di vita.
La giornata del ricordo dovrebbe essere per ogni anno il momento di inizializzazione alla legalità ed il punto cardine per poter vivere la quotidianità secondo i dettami costituzionali a garanzia della protezione sociale e della tutela dei rilevanti interessi pubblici.
Il ricordo dei terribili delitti della criminalità organizzata è solo il primo passo per poter contrastare un sistema che in questo periodo storico potrebbe dilagare ancor più in quanto la crisi economica sta colpendo soprattutto la classe media del nostro Paese e, quindi, potrebbe offrire maggiore manovalanza alle organizzazioni mafiose.
di Luca Fortunato