(foto fonte web)
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GIAMPIERO CAZZATO, casa editrice: Castelvecchi

Giorgio Napolitano, pur ricoprendo fedelmente il ruolo super partes che gli compete, è sempre più attivo nella quotidiana discussione politica del Paese. E lo fa non su posizioni meramente conservatrici ma spingendo per un concreto programma di riforme e interventi, in una rovente stagione, convulsa e al contempo incerta.

Invoca la correttezza istituzionale tra i poteri dello Stato. Considerato l’argine ai tentativi di stravolgimento della Carta costituzionale è, per molti leader stranieri, il più autorevole e credibile degli interlocutori italiani. E se i politici sono poco amati dai cittadini, lui rappresenta l’eccezione: la percentuale di gradimento nei confronti dell’inquilino del Colle ha toccato quota 90 per cento. Un dato che fa capire bene quanto il Presidente non sia più percepito come espressione di un singolo schieramento politico.

Napolitano proviene, infatti, dal vecchio Pci. Un comunista anomalo sicuramente, protagonista riconosciuto di quella che veniva chiamata la corrente migliorista, che vedeva con favore la trasformazione del partito e lavorava per una convergenza con il Psi. Oggi appare come un baluardo della democrazia, un custode fermo anche se non immune dagli attacchi di chi lo vorrebbe meno neutrale.

Un testo ricco di documenti, interviste esclusive e aspetti meno conosciuti dell’undicesimo Presidente della Repubblica.

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