Chi ha vinto le elezioni? Grillusconi! Il Pd di Bersani stringe tra le mani una vittoria di Pirro.
Alla Camera dei deputati il distacco fra la coalizione di centrosinistra è meno dell’1% rispetto alla coalizione guidata da Berlusconi (considerando che mancano ancora i voti degli italiani all’estero).
Ma il vero fenomeno in Italia è sempre lo stesso da ormai 20 anni: il populismo.
E’ questo il fattore che porta alla vittoria, quella vera, due modi di far leva sulla gente. Il primo è quello di Beppe Grillo. La sua cura è la nazionalizzazione dei grandi beni dello Stato, dall’energia fino al Monte dei Paschi. La seconda è di Silvio Berlusconi: capitalismo e restituzione di denaro ai cittadini.
Entrambi puntano su un fisco “più leggero”, nel bene o nel male.
Nasce così un nuovo ibrido: l’elettore di Grillusconi, un misto di più ricette populiste che guarda unicamente al portafoglio del cittadino. E’ una novità consistente se si considera che entrambi hanno programmi completamente diversi (nazionalizzazione vs capitalismo senza regole, appunto).
In realtà i programmi non contano nulla. Si tratta della vera distruzione della destra e della sinistra e di qualsiasi differenza che le caratterizza.
Ecco allora dove il Pd ha toppato: troppa “moralità e fiducia” ma senza risvolti pratici ma soprattutto senza allentare la pressione fiscale richiesta dal popolo.
Al di là se si governerà o si ritornerà alle elezioni, un dato c’è: se prometti il risparmio, a qualsiasi costo, ottieni il voto degli italiani. Giovani leve che aspirate alle poltrone politiche, prendete appunti!
di Pasquale Ragone