RAGUSA: un 42enne modicano finisce agli arresti domiciliari per stalking.
La storia è abbastanza comune, nei casi di reati persecutori come lo stalking, l’uomo viene lasciato, ma cerca di recuperare il rapporto con la ex fidanzata e comincia a cercarla in continuazione, senza darsi pace per essere stato “mollato”. Anzi, i continui rifiuti della donna che non vuole ricominciare la relazione, portano l’uomo a perseguitarla: le telefonate e i messaggi si fanno sempre più insistenti e avvengono anche di notte.
Ora la segue, le fa dei veri e propri blitz quando esce con gli amici, tanto che lei se lo ritrova all’improvviso nei locali che frequenta o peggio sotto casa. La vita della donna comincia a diventare difficile, dapprima l’ansia di ritrovarsi l’ex fidanzato davanti, poi la paura di subire molestie e lesioni, la portano ad evitare di uscire di casa e compromettere la vita personale e lavorativa.
Finchè, quando la situazione si fa insostenibile, la donna decide di rivolgersi alla Polizia. Iniziano allora le indagini della Squadra mobile. Gli agenti scoprono che l’uomo ha una condotta da “persecutore” e riescono ad ottenere dal Gip la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Lo stalking, distrugge la vita delle persone, perché le priva della libertà e incide su molti aspetti, come il lavoro e le relazioni sociali. Lo stalker non riesce a stabilire una relazione sana con una persona, non capisce quando è troppo invadente e non accetta risposte negative.
Dalle molestie, spesso si arriva alle minacce e alle lesioni e, nei casi più gravi all’uccisione della vittima. Non bisogna mai sottovalutare queste situazioni, è sempre meglio informare la Polizia, gli operatori sapranno consigliare la vittima e dare aiuto non solo legale.
(fonte Polizia di Stato)