• Delitti in prima
  • Misteri e politica
  • Miti e leggende
  • Criminologia
  • Friend on Facebook Follow on Facebook Subscribe by Email Subscribe to RSS
  • Search
Search
  • Delitti in prima
  • Misteri e politica
  • Miti e leggende
  • Criminologia
  • Friend on Facebook
  • Follow on Facebook
  • Subscribe by Email
  • Subscribe to RSS
  • Search

Search in Site

Altri confini
  • Home
    • News
    • Cultura
    • Lux Scientia
    • Miti e leggende
    • Società
  • Serial Killer
  • Angeli maledetti
  • Criminologia
  • Delitti in prima
  • Storia
  • The Freak
  • Ragionevoli Dubbi
Ragionevoli Dubbi
  • Home
  • - News
  • - Cultura
  • - Lux Scientia
  • - Miti e leggende
  • - Società
  • Serial Killer
  • Angeli maledetti
  • Criminologia
  • Delitti in prima
  • Storia
  • The Freak
  • Ragionevoli Dubbi

Delitti in prima · News

Cervello, dita e genitali: l’opera orrenda del “Canaro”

By francesco marino on 7 Dicembre 2012

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)

(fonte web)
(foto fonte web)

Genesi di un orrore          
È il 18 Febbraio 1988, in via della Magliana 253 (quartiere della periferia nord-occidentale di Roma  sorto alla fine degli anni Sessanta) viene consumato un terribile e brutale omicidio.

La vittima è Giancarlo Ricci 27 anni, ex pugile, tossicodipendente, legato alla mafia siciliana.  Autore reo confesso è Pietro De Negri di origine sarda, sposato con una figlia di 8 anni a cui è molto legato. Grande amante degli animali, gestisce una toeletta per cani – per questo soprannominato “Canaro” – lavoro che svolge con passione e cura. Unico vizio la cocaina.

I fatti
18 febbraio 1988. Il Canaro dopo tante vessazioni subite da Ricci decide di punirlo una volta per tutte. Lo attira al negozio con la scusa che deve incontrarsi con un trafficante per  l’acquisto di una partita (un etto) di cocaina per poi rapinarlo.

Così De Negri raccomanda a Ricci di nascondersi nella gabbia dove asciuga i cani – unico posto dove il corriere non guarderebbe mai – e saltare fuori all’improvviso, simulando così una rapina, picchiando sia il Canaro che l’emissario e darsi alla fuga. Il pugile ci pensa un attimo e accetta, si fida ciecamente non temendo quell’uomo che ha già umiliato tante volte.

Ore 14.30. Scatta la trappola. Il Canaro fa entrare Ricci nella gabbia e la chiude. Ormai è in trappola ignaro di quello che da li a poco sarebbe successo. Per farsi coraggio e portare a termine la sua vendetta consuma una quantità smodata di cocaina che aveva acquistato in precedenza.

Ricci comprendendo di essere caduto in un tranello, inizia a dimenarsi ed a urlare, questo fa salire la rabbia del Canaro che decide di alzare il volume dello stereo per coprire le urla e i rumori violenti con cui si apprestava a  consumare l’orribile omicidio.

(fonte web)
(foto fonte web)

Giancarlo Ricci viene seviziato per sette ore. Una vendetta senza precedenti. Inizia le torture cospargendolo di benzina e gli da fuoco. Il pugile per il dolore  si dimena e con forza, cerca  di uscire dalla gabbia. Decide di legargli una mano al tavolo con una corda e lo tramortisce con una serie di bastonate. Una furia inarrestabile a tal punto da far svenire Ricci dal dolore.

Approfittando dello stato confusionale, De Negri, lo tira fuori dalla gabbia legandolo alle catene con le quali tiene fermi i suoi adorati cani. Dopo che la vittima si è ripresa comincia a lavorare con le tronchesi, amputa pollici e indici, poi di nuovo benzina per cauterizzare le ferite.

Il dolore è percepibile e orrendo. Il carnefice si fa un’altra tiratina di coca. Dopodiché torna “dall’amico” e lo schernisce: «Ma come ti hanno conciato male! E chi è stato questo figlio di buona donna?». Nonostante fosse allo stremo, tra dolore e rabbia Ricci non frena gli insulti contro De Negri.

Ore 16.00. Piero De Negri si “prende una pausa” deve andare a scuola a prendere la figlia e accompagnarla a casa dalla madre. Ritorna al negozio e continua ancora per ore l’orribile tortura. Riprende le sevizie con le tronchesi, taglia tutto ciò che è rimasto da tagliare. Infine soffoca la vittima inserendole a forza in bocca con una tenaglia le parti amputate.

Dopo, infierisce sul cadavere rompendogli i denti e inserendo le dita recise negli occhi e nell’ano. Mette tutto in un sacco e lo brucia in una discarica, lasciando però indenni i polpastrelli per il riconoscimento.

Pages: 1 2

Pagine ( 1 Di 2 ): 1 2Next »

  18 febbraio 1988, 27 anni, anatomopatologo, banda della magliana, canaro, cervello, cocaina, dita tagliate, ex pugile, genitali tagliati, giancarlo ricci, giovanni arcudi, il canaro, Marco Arnesano, omicidio, pietro de negri, portuense, roma, taglio genitali, tortura, via cruciani alibrandi, via della magliana 253

Top Serial Killer

POPULAR

  • Arte
  • Cinema
  • Spettacolo
  • Letture
Il Van Gogh ritrovato scuote mondo delľarte

Il Van Gogh ritrovato scuote mondo delľarte

I misteri dell’arte

I misteri dell’arte

J.Scordato: dipingere testicoli con le fattezze dei Marò per protesta

J.Scordato: dipingere testicoli con le fattezze dei Marò per protesta

Caravaggio e il giallo risolto ad arte

Caravaggio e il giallo risolto ad arte

Il Van Gogh ritrovato scuote mondo delľarte

Il Van Gogh ritrovato scuote mondo delľarte

I misteri dell’arte

I misteri dell’arte

J.Scordato: dipingere testicoli con le fattezze dei Marò per protesta

J.Scordato: dipingere testicoli con le fattezze dei Marò per protesta

Caravaggio e il giallo risolto ad arte

Caravaggio e il giallo risolto ad arte

prev
next
City of God, tra realtà e finzione

City of God, tra realtà e finzione

Sipario, l’ultimo caso di Poirot, o forse no

Sipario, l’ultimo caso di Poirot, o forse no

La storia per Steve McQueen

La storia per Steve McQueen

Il Cacciatore di donne

Il Cacciatore di donne

City of God, tra realtà e finzione

City of God, tra realtà e finzione

Sipario, l’ultimo caso di Poirot, o forse no

Sipario, l’ultimo caso di Poirot, o forse no

La storia per Steve McQueen

La storia per Steve McQueen

Il Cacciatore di donne

Il Cacciatore di donne

prev
next
In Afghanistan mandiamoci Otello

In Afghanistan mandiamoci Otello

Miss Violence, il mostro al Cinema di Venezia

Miss Violence, il mostro al Cinema di Venezia

Edith Piaf e quelle simpatie filonaziste

Edith Piaf e quelle simpatie filonaziste

Mani Pulite diventa serie TV

Mani Pulite diventa serie TV

In Afghanistan mandiamoci Otello

In Afghanistan mandiamoci Otello

Miss Violence, il mostro al Cinema di Venezia

Miss Violence, il mostro al Cinema di Venezia

Edith Piaf e quelle simpatie filonaziste

Edith Piaf e quelle simpatie filonaziste

Mani Pulite diventa serie TV

Mani Pulite diventa serie TV

prev
next
A Palermo per morire

A Palermo per morire

L’Europa oltre l’Euro

L’Europa oltre l’Euro

Acque letali: un avvincente thriller sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici

Acque letali: un avvincente thriller sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici

Le ragioni della sinistra

Le ragioni della sinistra

A Palermo per morire

A Palermo per morire

L’Europa oltre l’Euro

L’Europa oltre l’Euro

Acque letali: un avvincente thriller sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici

Acque letali: un avvincente thriller sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici

Le ragioni della sinistra

Le ragioni della sinistra

prev
next

Cerca nel sito

Promo

Facebook Fans

Serial Killer Angeli maledetti Criminologia Delitti in prima Storia The Freak Ragionevoli Dubbi
Tweet di @altriconfini

menu_pagine

  • chi siamo
  • Contattaci
  • privacy
  • collabora con noi

© 2024, ↑ Altri confini

Accedi Powered by WordPress Designed by Gabfire

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok