“Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.”
Si esprime così Will Smith nel capolavoro cinematografico di Gabriele Muccino, “La ricerca della felicità”.
Un invito forte alla perseveranza e alla speranza verso chi, con “le mani alzate” e devastato dallo sconforto di anni di studio e sacrifici, crede ancora al “meglio”.
E’ come quel tesoro dei pirati che tutti vogliono ma che pochi sono disposti a cercare, terrorizzati dalle intemperie e dai pericoli che il viaggio, inevitabilmente, porta con sé.
“La Criminologia 24”
“La Criminologia 24” è un gruppo che nasce non per agitare una critica contro le istituzioni, bensì per porre l’accento su quei volti oggi ancora poco noti: quelli dei giovani e dei meno giovani, laureati in quelle discipline e atenei che ai tempi d’oro promisero futuro e speranze ma svuotando le tasche di quanti avevano riposto in loro ogni credo.
Si tratta di gente che, a dispetto del mondo e del corso degli eventi, instancabilmente ha continuato a studiare, andare sul campo, intervistare, studiare la società, i sobborghi, le realtà “spazzatura”, di un’Italia inedita; giovani con le mani sporche di fango, mani che ne hanno strette altre piene di vita e umanità, di limiti e di dissolutezza.
Vogliamo rivolgerci, forse con tono alto ma con l’animo provato, a chi ha il potere decisionale di cambiare le carte in tavola. Stiamo parlando delle nuove generazioni, bisognose di un’opportunità, di una riconoscenza legislativa e professionale per quanti hanno speso, con intensità e sentimento, anni della propria vita e che mai più verranno loro restituiti.
Dietro moltissimi ragazzi vi sono genitori che sostengono gli studi, silenziosamente e a suon di rinunce importanti e costi, che sfoceranno in un “fiume fantasma”, ripagati un giorno dalla gioia di un figlio che nella vita potrà dirsi realizzato.
Rivolto a…
Il pensiero di “La Criminologia 24” va a coloro i quali, dopo anni donati alla ricerca e alla prevenzione, corrono fra un tavolo e l’altro in cerca di ordinazioni, lacerato da un lavoro instabile, ovattato dietro un vita non sua, con un’identità stropicciata dalla rassegnazione verso un mondo che, tempo fa, pensava di poter avere in pugno.
Un progetto nato dal nulla, come le cose più belle, quelle inaspettate. In un giorno come tanti, i giovani studenti di “Sociologia del Crimine e della Devianza” del polo brindisino, nel mentre ancora riflettevano sulle opportunità future e sulla spendibilità lavorativa di questo corso di studi, decidono di mettere in piedi un movimento che unisca in un unico ideale tutto ciò in cui sperano, credono e sognano, dando così prova di determinazione e tenacia, anche davanti a chi, sin da subito non ha voluto scommettervi un centesimo.
Con troppa disinvoltura sono state avanzate sul nascere critiche verso “ La Criminolgia 24”, vista solo come un mezzo comunicativo valido per cercare notorietà.
Ma proprio dinanzi a questo scenario, lo Staff non si è lasciato intimorire, andando avanti per la propria strada, forte degli appoggi che passo dopo passo otteneva grazie a facebook e attraverso il blog “lacriminologia24.blogspot.it”.
In pochissimo tempo “La criminologia 24” è diventato il nucleo centrale dove affluivano le tanti voci di studenti dei vari atenei italiani e di giovani laureati e professionisti nel settore, animati dallo stesso sogno, che a malincuore non vedono realizzarsi.
Strumenti e obiettivi
Grazie a un periodico di libera informazione, alla web radio e alla petizione nelle varie città italiane, il gruppo sta conquistando rapidamente notorietà nell’ambito studentesco.
“La Criminologia 24” si pone, senza mezzi termini, diversi obiettivi fra i quali presentare un disegno di legge in Parlamento, chiedendo:
- 1. L’ istituzionalizzazione della figura del criminologo,
- 2. La concessione di un esame di Stato e la realizzazione di un Albo professionale,
- 3. La concessione di un’apposita categoria in Camera di commercio
- 4. La creazione di più scuole in “Criminologia clinica” che diano cultura, alta formazione ed equipollenza con quelle materie giuridiche, psicologiche e sociali che sembrano sostituirsi a quest’insegnamento.
Si tratta di un’idea ambiziosa e tenacie che accende gli animi di numerosi cultori di questa disciplina, una folta rete di collaborazioni e amicizie con associazioni e centri di studio, i quali hanno dato da subito la massima disponibilità a portare avanti e a far volare in alto il suddetto movimento, dando così ancora una volta voce e speranza a chi da tempo aveva smesso di credervi.
di Vito Franco (Presidente de “La Criminologia 24”)