(foto fonte web)
(foto fonte web)

Come cambia il prezzo della benzina a seconda della zona d’Italia

Nell’era dell’oro nero ritornano di moda campanilismi e lotte mai sopite tra rifornitori di benzina. Di incongruenze ce ne sono sempre state ma passare dai 2,00 euro a litro delle Marche, agli scarsi 1,7 di alcune province del Friuli, del Piemonte e della Lombardia, appare troppo.

Così, in minima parte, possono dirsi singolari le differenze che ci sono nella Capitale dove basta una distanza di qualche decina di metri per notare come da Ip ad Agip si possa risparmiare dai sei ai dieci centesimi a litro.

Ciò significa che, più o meno facendo 30,00 euro di benzina, si può pagare quasi un euro in meno: non sarà la rovina degli automobilisti ma fa sempre comodo sapere quali sono i distributori meno cari.

A dirla tutta, i consumatori spesso vengono invogliati a scegliere un rifornitore piuttosto che un altro per la familiarità con i proprietari della pompa di benzina ma soprattutto per i concorsi a premi che mettono in palio i vari gestori.

Qualche compagnia, ad esempio…

Agip per esempio ha tratto beneficio dal bacino di utenti di Eni luce e gas: infatti gli utenti che hanno un contratto con tale gestore, rifornendosi presso Agip possono beneficiare di premi come televisori lcd, tablet e abbonamenti con riviste. In questo modo ha potuto “soffiare” clienti ad altre compagnie che si sono date subito da fare rilanciando il tiro con proposte non dissimili ed altrettanto allettanti.

In questo turbinio di domanda e offerta, molto dipende dal prezzo del grezzo ma una minima parte anche dalla politica del proprietario del distributore e dalle direttive del marchio stesso. In merito a questo, proprio l’Agip ha imposto a tutti i rappresentanti sul territorio nazionale di abbassare i prezzi del self-service per eliminare manodopera in surplus.

Da questo ne scaturisce che in qualsiasi distributore si ha la possibilità di usufruire del “fai da te” pagando più o meno dieci centesimi a litro in più per il servizio di assistenza, per il “self-service” negli orari di apertura e per l’“iperself”, o più comunemente chiamato 24 ore, modalità che dà lavoro a tanti immigrati.

L’inganno è dietro l’angolo

Insomma le variabili per trovare il miglior prezzo nel distributore più vicino a casa, che dia la possibilità di ottenere qualche premio a fine anno, sono tante e a proposito di questo è bene suggerire un’applicazione ad hoc chiamata “Prezzi benzina”: utile e facile da usare.

Cercare il risparmio diventa certamente più semplice ma attenzione agli sconti perché se vanno oltre il limite tollerabile, l’Unione Europea potrebbe multare le giunte regionali che li permettono visto che la riduzione dei prezzi è interpretata come concorrenza sleale verso i paesi vicini.

Tutti i distributori della Capitale sono avvisati!

di Daniele Pellegrino