(foto fonte web)
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Sono 137 i Comuni e una sola Provincia (Vibo Valentia) ad attendere la scure delle sanzioni. Sale infatti il numero dei Comuni inadempienti per non aver rispettato il patto di stabilità, relativo all’anno 2011, consistente nel raggiungimento di target assegnati dai vincoli di finanza pubblica (119 su 137 Comuni sanzionati) e nella puntuale e corretta trasmissione della certificazione di bilancio.

Gli enti coinvolti saranno soggetti, nell’esercizio finanziario 2012, ad una sanzione pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato e comunque in misura non superiore al 3% delle entrate correnti registrate nel bilancio del 2010.

Ad annunciare l’atteso verdetto è il Dipartimento per gli affari interni e territoriali che, con il decreto del 26 luglio pubblicato sula G.U. del 31 luglio 2012 n°177, ha reso pubblico l’elenco dei Comuni colpiti con le relative sanzioni.

In particolare il decreto prevede che la sanzione comporti la riduzione di risorse del fondo sperimentale di riequilibrio per i Comuni ricadenti nei territori delle Regioni a statuto ordinario, ovvero dei trasferimenti corrisposti per i Comuni che si trovano nei territori della Regione Sicilia e della Regione Sardegna.

In caso di incapienza del fondo, l’ente è tenuto a versare la restante parte della somma prevista entro il 31 dicembre 2012 alla tesoreria provinciale dello Stato. Stesso destino è previsto per la Provincia di Vibo Valentia.

Statisticamente risulta più che raddoppiato il numero dei Comuni coinvolti rispetto alle risultanze del 2011 (solo 48); dei 119, circa il 63% riguarda città del Sud Italia ma il fenomeno in termini di entità delle sanzioni riguarda maggiormente il Nord, soprattutto per la presenza fuori dal Patto del Comune di Torino che riceve una sforbiciata dal fondo di riequilibrio di circa 38,4 milioni di euro.

In termini futuri, per l’evoluzione che sta subendo la finanza locale, le attese non possono che essere ancora in chiave negativa e drammatica in quanto con il Dl fiscale (Dl 16/2012) è stato addirittura eliminato il tetto massimo del 3% delle entrate correnti che le sanzioni fino a quest’anno non possono superare. L’anno prossimo quindi gli inadempienti dovranno pagare per intero la somma dello sforamento del Patto a prescindere dalle dimensioni del proprio bilancio.

La redazione allega al presente articolo il link della G.U. n° 177 del 31/07/2012 nella quale è possibile visionare il decreto a cui è allegato l’elenco dei Comuni inadempienti dando la possibilità al lettore di verificare di persona la situazione del proprio Comune.

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di Matteo De Santis