All’1.30 il padre si sveglia e va a bere un bicchiere d’acqua. La porta della camera di Mara è chiusa e probabilmente la donna sta dormendo. Alle 2.30 l’ultimo dei condomini rientra a casa. Alle 3.00 l’inquilino del piano inferiore si sveglia. Ha il sonno leggero e gli capita spesso di notte ma non sente alcun rumore. Alle 3.41 un ragazzo che abita nei dintorni, e che soffre d’insonnia, scende in giardino per una passeggiata e per fumare una sigaretta.
Pochi minuti dopo però l’inquilino del piano inferiore sente un tonfo secco. Non passano nemmeno due minuti e sente la voce del padre che chiama aiuto. Sale allora immediatamente le scale, assieme ad altri coinquilini. Il ragazzo che passeggiava e fumava corre verso l’ingresso del palazzo e capisce che qualcosa è successo, prontamente avverte i carabinieri e chiama un’ambulanza da una cabina pubblica.
La scena è straziante. Il padre cerca di tamponare la ferita con uno straccio. Per Mara però non ci sono speranze. Probabilmente è già morta o ancora per poco aggrappata alla vita. Ci sono anche altri rumori quella notte. Prima delle urla del padre, una delle vicine è svegliata dal campanello di casa. Quando arriva alla porta, non c’è nessuno.
E nessuno dei vicini salendo ha schiacciato quel campanello. Si potrebbe supporre che sia stato proprio l’assassino, scappando; magari scambiandolo per l’interruttore delle luci. Un altro inquilino sente chiaramente il rumore di un oggetto metallico che cade. Non si sentono passi sulle scale né si sente il citofono nella casa di Mara. O la stessa porta di Mara che si apre e si chiude.
Insomma, ci sono rumori che fanno intuire cosa sia capitato ma nessuno utile alle indagini. Sembra davvero di essere in un giallo d’altri tempi, dinanzi a un delitto perfetto.
“Prima o poi mi ammazzano”
Ci sono poi alcune piste investigative che la Polizia prova a seguire. Mara si era infatti confidata con un’amica. Le aveva detto che aveva conosciuto una persona con qualche precedente penale. Le aveva anche detto con aria scherzosa: “Prima o poi mi ammazzano”. Una battuta di cattivo gusto o un malsano presagio?