Il primo luglio si è aperta la sessione estiva del calciomercato: Juve attivissima, l’Inter programma, il Milan arranca.
Qui Juventus.
I bianconeri sono certamente la squadra più attiva sul mercato: i soldi non sembrano mancare e Marotta sta puntellando una squadra a cui ormai manca solamente un top player. A differenza della scorsa stagione la Juve avrà a che fare con la Champions League e non può pensare che i tre tenori di centrocampo, Pirlo, Marchisio e Vidal, possano reggere i ritmi di quest’anno.
Ecco perché Asamah più che un panchinaro è un quarto titolare, in grado di sostituire alla pari sia Marchisio che Vidal; Isla potrebbe ricoprire il centro-destra mentre resta Padoin da utilizzare in Coppa Italia. A centrocampo quindi resta scoperto solo il ruolo di vice-Pirlo, anche se in questo caso trovare un sostituto dell’Andrea da Brescia è più facile a dirsi che a farsi.
Poteva essere Verratti, ma i soldi francesi hanno avuto la meglio sul progetto bianconero. In difesa con l’acquisto di Lucio la Juventus completa il reparto in maniera ottimale: Caceres, Bonucci e De Ceglie sono tre panchinari in grado di fare rifiatare al meglio Lichsteiner, Barzagli, il già citato Lucio e Chiellini.
Il top player, come confermato da Marotta, arriverà in avanti: solo Vucinic per ora sembra certo del posto e Giovinco sembra il candidato ideale per sostituire il montenegrino nei momenti bui. Insomma, un paio di acquisti e la squadra è pronta: voto 7,5.
Qui Inter.
Gli interisti erano abituati a mercati sontuosi e a sentire il nome della beneamata su ogni nuovo talento: da qualche anno la musica è cambiata e Moratti si è issato a portabandiera del fairplay finanziario.
Ecco che quindi Palacio e Silvestre vanno in questa direzione; i 18 milioni spesi per i cartellini dei due giocatori verranno ammortizzati nel giro di due anni con i soldi risparmiati sugli stipendi, visto che gli svincolati Forlan e Lucio prendevano fior di quattrini.
Dovesse arrivare anche Handanovic al posto di Julio Cesar Moratti riuscirebbe a ringiovanire la squadra limando ancora sul monte ingaggi, via intrapresa con la conferma di Stramaccioni a 800 mila euro all’anno.
Dal punto di vista tecnico le mancanze della scorsa stagione non sono ancora state coperte e Moratti non sembra dell’idea di andare alla caccia di un grande centrocampista, la più grande mancanza di quest’Inter dopo il declino di Cambiasso e Stankovic.
Il taglio di alcuni senatori fa comunque ben sperare, la Juve insegna che per vincere bisogna progettare e per la prima volta da qualche anno l’Inter non sembra comprare a casaccio. Sarà un anno di transizione ma la via è quella giusta. Voto: 6+
Qui Milan.
Montolivo. Qui inizia e qui finisce il mercato rossonero: il centrocampista della nazionale arriva a parametro zero. Il suo acquisto va visto come un’inversione di tendenza di Allegri, ricredutosi dopo un anno passato a giocare con uno spaccalegna davanti alla difesa.
In attesa di scoprire se Riccardino diventerà il nuovo Pirlo, Galliani sembra più impegnato a vendere che a comprare qualche giocatore. Gli addii di Zambrotta, Nesta, Seedorf, Gattuso, Inzaghi e Van Bommel riducono repentinamente il monte stipendi ma la dirigenza rossonera non sembra comunque voler investire.
Sembra ormai certa poi la cessione di Ibra e Thiago Silva al PSG: i sostituti dovrebbero essere Tevez e Rolando. Se il primo garantisce energia e gol, il secondo è un’incognita.
Tra gli acquisti low-cost Acerbi, Constant, Didac Vilà e Traorè dovrà spuntare il nuovo Nocerino, altrimenti la stagione del Milan rischia di rivelarsi altamente fallimentare. Voto: 5-.
di Nicola Guarneri